Valle della Buora di salvaterra, Badia Polesine (Ro)

Valle della Buora di salvaterra, Badia Polesine (Ro): un progetto di ripristino ambientale ai fini faunistici
Boschetti E., Benà M., Crestani F., Benetti G., Vallarini C.
 
Riassunto.
La Valle della Buora, prima degli interventi di dissodamento e di messa a coltura avvenuti nel 2003, poteva considerarsi lo stadio avanzato dell’interrimento naturale di un corpo idrico, dominato interamente da comunità elofite. La zona, inserita in un contesto agrario ecologicamente povero, spiccava per abbondanza di specie ornitiche ed erpetologiche. Grazie a un progetto della Sezione WWF locale, acquisito dal Consorzio di Bonifica “Adige- Canalbianco” con l’intento di realizzare un invaso d’acqua a fini irrigui, è stato possibile ricreare ex novo una zona umida di circa 10 ha, rispondente a requisiti ecologici e gestionali e finalizzata alla sosta e riproduzione della fauna selvatica. Dall’inizio dei lavori (marzo 2006) sono in atto monitoraggi periodici, anche con ausilio di foto aeree, al fine di registrare l’evoluzione ecologica del sito. Dai primi dati emerge una progressiva colonizzazione dell’area da parte di almeno 54 specie di uccelli, segnale di una corretta esecuzione nei tempi e modalità dei lavori di ripristino ambientale finora svolti, secondo gli obiettivi posti in fase progettuale.
 
Abstract.
Valle della Buora di Salvaterra (Badia Polesine, province of Rovigo, Italy): an environmental restoration project aiming to fauna conservation. Before 2003, when operations of ploughing and farming completely transformed the area, the marsh of Valle della Buora represented the advanced stage of the natural silting up process in a wetland dominated by aquatic vegetation. This area, included in an ecologically poor agricultural context, stood up for its richness in birds (particularly passerines, rails and herons, associated with reed thickets), amphibians (e.g.: Rana latastei, Triturus carnifex) and reptiles (Emys orbicularis). A project proposed by the local WWF branch in 2004, and adopted by the local River Authority “Consorzio di Bonifica Adige-Canalbianco”, aimed to establish a water reservoir for irrigation purposes and allowed recreating a wetland of about 10 hectares hosting species of high conservation concern. Since the beginning of the works in March 2006, the environmental evolution has been monitored by means of periodic surveys and aerial photographs. Preliminary data suggest that at least 54 bird species already colonized the wetland. 
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